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Negli ultimi dieci anni la moderna tecnologia ha fatto passi da gigante nel campo dell’Odontoiatria. È nata una nuova disciplina, conosciuta come Radiologia Dentale.
Strumenti e tecniche all’avanguardia hanno permesso di diagnosticare patologie non manifeste, fornendo referti di elevatissima qualità. La radiologia dentale è diventata a tutti gli effetti digitale.
I dati raccolti durante l’esame, sono elaborati attraverso software di computer, tecnologicamente avanzati.
Ogni indagine radiologica deve essere effettuata solo su richiesta esplicita dello Specialista. Non dimentichiamo che si tratta sempre di radiazioni ionizzanti, che hanno un rischio biologico. Quindi è bene ridurre al minimo l’esposizione del paziente ai raggi X.
Tutti i referti radiologici devono essere valutati clinicamente dallo Specialista.
Durante una radiografia, i vari tessuti vengono attraversati da onde elettromagnetiche ad alta energia, che lasciano una traccia su un sensore digitale.
In base allo spessore della pelle, della mucosa, dell’osso e dei denti, il sensore digitale riceve una quantità minore o maggiore di fotoni, che viene tradotta sottoforma di sfumature di grigio.
Gli esami radiografici maggiormente richiesti nella nostra struttura si dividono in:
La radiografia endorale singola è un esame diagnostico, che viene eseguito all’interno della cavità orale. Viene inserita nella bocca una piccola lastra, sorretta da un dispositivo di plastica mantenuto dal morso.
Le radiografie endorali hanno un rapporto dimensionale di 1:1. Solitamente si tende ad utilizzare tale metodica nella fase intraoperatoria, perché permette di evitare lesioni a strutture anatomiche vicine al tessuto in esame. La lastra che riceve le radiazioni ionizzate permette di valutare:
La radiografia endorale non è molto richiesta in caso di parodontite e nella fase pre-operatoria di un impianto.
La Rx OPT è l’esame diagnostico più utilizzato e richiesto in Odontoiatria, perché dà un’immagine completa delle due arcate dentarie, dei seni paranasali, delle ossa mascellari e di eventuali neoformazioni cistiche o tumorali.
Viene effettuata tramite uno strumento denominato “ortopantomografo”.
Il paziente posiziona il proprio viso tra il macchinario ed il piano sensibile. Il dispositivo ruota attorno al viso del paziente.
Tramite questo tipo di esame è possibile:
L’unico svantaggio di tale esame consiste in una leggera deformazione dell’immagine (circa del 30%), che non permette di valutare perfettamente l’altezza ossea.
Questo tipo di esame radiografico si richiede, solitamente, ai pazienti che devono sottoporsi ad una diagnosi parodontale. Si articola in una serie di radiografie endorali singole (fino ad un massimo di 24 immagini).
Nel referto è possibile vedere tutta la struttura del parodonto, con eventuali infezioni.
E’ una tecnica radiologica che permette di valutare in 3D la struttura maxillo-facciale del paziente.
È un esame molto richiesto in odontoiatria.
Nella TAC tradizionale la quantità delle radiazioni è molto più elevata, rispetto alla dose delle radiazioni emesse dalla Tomografia Computerizza Cone Beam (CBCT).
Le teleradiografie latero-laterale e antero-posteriori sono esami radiografici della testa, che permettono di effettuare particolari diagnosi cefalometriche a livello ortognatodotodontico.
Si tratta di uno studio che viene effettuato prima di un trattamento ortodontico. Permette di pianificare interventi correttivi e di rilevare eventuali asimmetrie del cranio.
Tutti i pazienti possono sottoporsi a questo tipo di esame, eccetto le donne in gravidanza. Gli strumenti garantiscono una ridotta dose di radiazioni ionizzanti ed un ottimo risultato finale.
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